LA BIOFILIA: l’innato amore per la vita
Negli ultimi anni abbiamo riscoperto la BIOFILIA, l’ipotesi scientifica proposta nel 1984 da Edward O. Wilson, il biologo statunitense che sosteneva l’innata tendenza dell’uomo a concentrare l’attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda, per affiliarci emotivamente.
Lo studioso riteneva che se l’uomo potesse liberamente scegliere il luogo in cui vivere e/o lavorare, prediligerebbe uno spazio sopraelevato, immerso nel verde e vicino a una fonte d’acqua. Così, per la loro fusione con elementi naturali, oggi lo SKY GARDEN DI LONDRA o il BOSCO VERTICALE DI MILANO sembrano gli ovvi esempi di achitetture da osservare per progettare una dimensione futura sempre più ecologica.
Una ricerca continua del benessere e del relax attraverso l’integrazione negli spazi abitativi della vegetazione, l’uso della luce naturale, e un’areazione dinamica. Un equilibrio armonioso tra ambiente naturale e spazi costruiti dall’uomo.
I progettisti biofilici scelgono forme organiche, materiali sostenibili, illuminazione circadiana, verde verticale come naturale purificatore d’aria. Il design biofilico aiuta a creare un ambiente dove vivere e lavorare in modo sano e produttivo. Insomma, restare connessi con il mondo vegetale è una delle più grandi risorse che abbiamo per un futuro felice e sostenibile. L’amore per la natura sarà al centro di tutti i progetti futuri.